mercoledì 11 febbraio 2009

Poi dicono che non si sta toccando il fondo...

E' da un po' che mi interesso di copyright e proprieta' intellettuale.
Consiglio a tutti di leggere Free Culture di Lessig (http://free-culture.org/).

In ogni caso, sappiate che e' uscito il nuovo eReader di Amazon (Kindle 2.0).
In pratica, e' possibile scaricare e leggere libri in formato elettronico su questo dispositivo dotato di display "carta elettronica" (si legge come carta stampata e non come uno schermo di cellulare tanto per capirsi, anche con luce diretta...).

Insomma, l'associazione degli scrittori si lamenta che la funzione "leggi il libro" (che molti conoscono da Acrobat Reader, che e' in grado di leggere un pdf), viola i diritti di autore, perche' l'audio e' un "derivative right". Ma per favore!

Ma scusa se una mamma legge una storia al figlio?
"E' vietata la riproduzione in pubblico..."
Mi viene in mente "c'e' posta per te" e le letture per bambini organizzate nella "libreria dietro l'angolo".

Questa gente dovrebbe fare pace con il fatto che gli intermediari (editori, produttori cinematografici e musicali, ...) sono un'industria che DEVE ridimensionarsi. Non sono tra i sostenitori di un mondo senza di loro poiche' trovo che molti facciano un gran lavoro di selezione e filtro che io sono disposto a pagare. (con buona pace di Andrew Keen)
Ma:
1) i diritti DEVONO scadere (praticamente dall'inizio del 20mo secolo non e' piu' scaduto alcun diritto...)
2) non possono monopolizzare OGNI mezzo di distribuzione sperando di ricreare una situazione medievale in cui l'informazione transitava solo tramite di loro.

I diritti di fruizione della cultura sono ridimensionati di giorno in giorno.
Un libro vero (cd, dvd, ...) lo potevo leggere ad alta voce, prestare e rivendere.
Un eBook (o mp3 o divx) e' usabile solo da me, solo su di un dispositivo, non lo posso prestare, non lo posso rivendere, e non lo posso neanche leggere a mio figlio primo del bacio della buona notte.
Ma che se ne vadano a quel paese.

martedì 3 febbraio 2009

Mi ero ripromesso di non farlo...

Ma dai!
Tremonti scappa dal giornalista della CNBC quando viene posta una domanda rispetto al bail out di Unicredit.

Lo so. E' un rip dal blog di grillo. E come da titolo, mi ero ripromesso di non farlo mai.
Ma questa e' troppo grossa.