giovedì 6 novembre 2008

digital age?

Credo sia capitato a tutti di frugare tra le cianfrusaglie del passato e ritrovare vecchie cartoline, lettere e bigliettini.
Credo che tutto questo sia ormai perso per sempre. E' strano come per fotografie, video e musica, sia ora molto piu' facile conservare, scambiare e ritrovare quello che produciamo.
Qualcuno conserva gli sms o le email, ma farlo e' sempre piu' difficile. E diciamocelo, non e' cosa comune.

Vero e' che spesso cio' che viene detto in questi sms od email e' di poco valore (o forse ne avrebbe solo se fossero raggrupati in discussioni, come per i mitici bigliettini). Non sono il primo a sottolineare che la facilita' con cui si scambiano questi messaggi testuali (sms o email che siano) rende le persone molto meno attente alla qualita' di cio' che viene scritto. Ma questo succede anche per foto e video (quante delle centinaia di foto che scattiamo sono in effetti degne di essere conservate?).
Eppure con foto e video, si fa di tutto per conservarle. Per il testo (che pure tecnologicamente sarebbe molto piu' semplice) non si fa nulla di tutto questo.

ps. non attinente: trovo insolito il fatto che nei periodi in cui nuoto regolarmente sia contento che la mia pelle assuma un permanente aroma di cloro, a dispetto delle lunghe docce post piscina...

martedì 4 novembre 2008

La mia sorellina...


fiaccolava sulla punta della N (almeno cosi' mi ha detto).
Anche dagli Stati Uniti, noi italiani "emigranti", siamo con voi!

lunedì 3 novembre 2008

Ma dove sono i cow boys?

Ispirato da una discussione a pranzo con i soliti noti dell'orso, nonche' dalle elezioni imminenti, oggi: post impegnato.

Del rapporto degli americani con il cibo (in particolare con la carne) si potrebbe parlare molto dal punto di vista sociologico. Ma e' la produzione di questa che oggi mi preoccupa. Non solo negli Stati Uniti si fa libero uso di ogni metodo artificiale conosciuto per aumentare la produzione (antibiotici, ormoni, ogm, ...), ma la produzione di carne nelle cosiddette "factory farms" e' pratica comune ed a mio parere disumana.
Non sto qui contestando il fatto di mangiare carne, che trovo in effetti naturale.
Ma le condizione disumane con cui queste bestie sono sfruttate non ha nulla di "naturale". Il video su meat.org sara' anche di parte, ma guardare cio' che dice wikipedia non aiuta di certo.
  • Mutilazioni (per impedire agli stessi animali di "ferirsi" a seguito di pazzia dovuta al confinamento prolungato)
  • Sfruttamento di animali malati (e.g. negli stati uniti e' permesso vendere carne di animali con cancro)
  • Antibiotici ed ormoni per stimolare la crescita e/o la produzione di latte/uova
Tutto questo e' "legale". Non ci sono macellai qui in California (almeno: non ne ho mai visto uno, pur avendo girato parecchio...). Ma le mandrie ed i cowboys dove sono finiti?

Le conseguenze vanno al di la' del trattamento etico degli animali.
Questa metodologia produttiva e' estremamente prona al diffondersi di malattie (antibiotici preventivi sono la norma in tutti questi "allevamenti"). L'abuso di antibiotici ha problemi che noi tutti conosciamo. Paesi terzi stanno iniziando ad importare questo modo di produrre cibo e spesso implementazioni imperfette hanno portato al diffondersi di ceppi infettivi resistenti agli antibiotici che nel nostro mercato globalizzato ha conseguenze devastanti. (non sto dando contro alla globalizzazione, per favore, niente polemiche...)
La dipendenza da singole specie (oltre che da poche grandi societa') ci mette a rischio, su una cosa importante come il cibo.
Come si puo' sostenere che queste misure sono necessarie all'aumento della popolazione? Che questo sia l'unico modo per sfamare le persone? Potrei comprare 5Kg di carne per meno di 20$ se volessi. A chi servono questi prezzi stracciati, quando poi ogni bambino compra il secondo ipod prima di arrivare alla scuola media? Senza sottolineare il fatto che in Africa si muore di fame.

In Europa le cose vanno un pochino meglio. Ma a volte le leggi comunitarie non si capisce se siano scritte per ovviare a questi problemi o per evitare di dare soldi alle societa' statunitensi (che hanno i brevetti per quasi tutte le tecnologie coinvolte...). Delle proprieta' intellettuali ne parlero' in un altro post, quando avro' finito di documentarmi.

In ogni caso in Italia le uova sono ancora marroni, e dall'autostrada si vedono ancora vacche e pecore. Ma chi dobbiamo ringraziare?

ps
http://www.factoryfarm.org/
http://www.sustainabletable.org/issues/